Rieducazione posturale globale: un valido aiuto per la cura e il benessere di diversi disturbi

Mai come oggi ci troviamo a sostenere ritmi di vita frenetici e stressanti per riuscire ad adempiere alle normali attività quotidiane. Ciò comporta una sempre minore attenzione verso il nostro benessere. Ci ricordiamo del corpo solo quando ci dà dei segnali di dolore, che ci costringono a rallentare o fermarci.

La rieducazione posturale si inserisce in questo contesto e può quindi dare il suo contributo sia come prevenzione che come cura, integrandosi perfettamente con le terapie già fortemente in uso, quali fisioterapia e osteopatia.
Lo scopo della Rieducazione Posturale è trovare un nuovo equilibrio più funzionale, a volte un compromesso tra ciò che vorremmo fare e ciò che il nostro corpo riesce a fare. Non è facile infatti mettere in discussione il proprio stile di vita. A volte comporta dover fare delle rinunce o quantomeno rimodulare alcuni aspetti. Si tratta di rivedere le proprie abitudini: ovvero quelle attività fisiche, posture abituali che vengono adottate sia in ambito lavorativo che privato. Per far questo occorre apertura, sincerità e responsabilità personale.

Il nostro specialista Emanuele Oliva, durante il colloquio con il paziente ricerca i traumi fisici passati, le cicatrici, gli interventi chirurgici, le malocclusioni (di origine iatrogena e non), i vizi posturali, i modi scorretti di fare attività o di usare il corpo, le situazioni emotive che hanno lasciato un segno profondo, e molti altri aspetti. Questo perchè sono tutti fattori in grado di alterare la nostra postura, che è il risultato del “vissuto” e non semplicemente l’espressione biomeccanica di una persona, ma il meccanismo di compenso che il corpo mette in atto per reagire ed adattarsi al meglio agli elementi di perturbazione esterni ed interni alla omeostasi.

Ecco, in sintesi il pensiero e il modus operandi di Emanuele:

“La Rieducazione Posturale con PANCAFIT® – Metodo Raggi è un metodo la cui peculiarità è prendere attentamente in esame la persona nel suo insieme, osservando ogni parametro, ogni segnale, ogni disfunzione, ogni trauma, nulla di ciò che ha “segnato” la vita e la postura della persona deve passare inosservato. L’allungamento muscolare globale decompensato” è proprio una caratteristica e peculiarità di questa metodica al fine di poter coinvolgere tutte le catene muscolari all’unisono. Anche la catena respiratoria deve essere infatti inevitabilmente coinvolta ad ogni atto respiratorio in relazione alle altre catene in modo “decompensato.

Lo scopo del mio lavoro è di restituire il normale tono muscolare e la libertà a tutte le articolazioni: come ottenere una migliore respirazione, articolazioni libere, scomparsa dei dolori, migliore circolazione, benessere generale.
Per semplificare, posso asserire che il metodo Pancafit agisce su tutti quei disturbi causati essenzialmente da retrazioni muscolari, dunque da iperpressioni endoarticolari, che altro non sono che un processo di fibrotizzazione della componente connettivale e di quella fasciale che “imprigionano” i sarcomeri (unità contrattile del muscolo). Tale fissità o intrappolamento muscolare avviene sempre nella direzione del muscolo in chiusura, ossia in direzione dell’accorciamento, determinando nel tempo una condizione di retrazione muscolare che risulta irreversibile a meno che non si ricorra all’ausilio di una tecnica ad azione globale decompensata”.

Prenota la tua Valutazione Posturale contattando Emanuele al numero: 335 8297486

Osteopatia: perché?

Perché è naturale. Nulla di più naturale delle mani dell’Osteopata per ripristinare ciò che la natura ha stabilito, e cioè la mobilità delle strutture corporee e dunque la loro funzione. Ha basi scientifiche solide, non usa farmaci né altri strumenti. Mira alla causa e non solamente alla cessazione del sintomo, al benessere e all’equilibrio psico-fisico.Andrea Nitri

FAQ / Domande

Qual è il significato del termine Osteopatia?
Etimologicamente deriva dal greco oστέον (osteon) - osso, e πάθοσ (patos) - sofferenza. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path) indica colui che agisce terapeuticamente sul corpo umano attraverso "il sentiero" delle ossa. È comunque utile sfatare l'erronea opinione che l'osteopatia coinvolga soltanto le ossa, essa al contrario lavora su tutte le strutture del corpo: articolazioni, legamenti, muscoli, tendini, tessuto connettivo, e anche sugli organi e sul cranio con tecniche non invasive ed appropriate.
Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa della disfunzione: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, su una spalla, o persino trattando solo l'osso sacro.
Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica?
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, ecc., per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico. L’osteopata comunque, non essendo un medico, non può assolutamente prescrivere esami strumentali.
Che genere di tecniche vengono usate?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

Collaborazioni esterne

Dott.ssa Candeo Gabriela - Pediatra
Dott. Di Lenna Fabrizio - Farmacista
Dott. Braga Andrea - Ginecologo
Dott. Castelli Fabrizio - Odontoiatra
Mauro Magnone - Tecnico Posturometrico

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